Fare acquisti online è ormai parte del nostro quotidiano. Nel periodo storico che stiamo vivendo poi gli acquisti online sono diventati non solo una necessità, ma anche una salvezza (per i consumatori e per l’economia!).
Sappiamo – ma lo premettiamo – che lo shopping più sostenibile che possiamo fare è quello nei negozi fisici, o nei mercati, dove poter acquistare prodotti locali a Km0, informandoci sui materiali utilizzati in lavorazione e sui processi produttivi.
Quello di cui parliamo oggi, invece, è di come fare acquisti online in modo sostenibile: ovvero cercando di ridurre per quanto possibile l’impatto ambientale e cercando di fare scelte quanto più consapevoli possibili.
Qual è l’impatto degli acquisti online sull’ambiente?
Alcune informazioni di base per fare scelte più consapevoli:
L’e-commerce non è, in teoria, più inquinante dello shopping tradizionale, se si pensa allo spostamento autonomo di milioni di consumatori verso i centri urbani e i negozi. Ci sono però tanti altri fattori che possono peggiorare l’impatto ambientale dello shopping online, primi tra tutti:
-
🚀 Consegna veloce: se ogni consumatore fosse consapevole dei danni ambientali provocati dalle consegne “istantanee”, forse sarebbe più propenso ad aspettare il proprio pacco qualche giorno in più.
-
🔙 Gestione dei resi: la politica del reso gratuito per incentivare gli acquisti di getto e le “prove prodotto” rischiano di arrecare ulteriori danni all’ambiente.
-
📦 Gli imballaggi: quella del packaging risulta essere un’altra problematica importante. L’e-commerce senza dubbio ha portato ad un’immissione sempre maggiore di plastica nel consumo.
9 Comments
Ottimi spunti! In effetti sulla consegna veloce hai proprio ragione, non è quasi mai necessaria! Anche io su IG ho scoperto tanti piccoli artigiani che fanno cose stupende!
Ciao Elisabetta, grazie del commento! 😊 sì penso che se tutti sapessero quanto impatto ha la consegna veloce, attenderemmo tutti più volentieri qualche giorno in più ☺️
Mi è piaciuto moltissimo questo articolo. Anch’io ultimamente compro molto online e cerco di seguire quello che suggerisci pure tu. Sai che non avevo riflettuto sugli spazzolini di bambù? Hai ragione… vengono dall’estero! Non sapevo nemmeno che si potesse usare Instagram per cercare i piccoli artigiani! Buona idea. Grazie!
Felice di averti dato qualche ispirazione. Io ne ho conosciuti veramente di bravi su Instagram 🙂
Fino a questa pandemia, acquistavo online solo su un sito e 1 o 2 volte all’anno (mettendo insieme le richieste con un paio di amiche): lo facevo per lo più perché molti prodotti / marche non le vendevano nella mia città oppure se c’erano, avevano prezzi astronomici.
Purtroppo, da un anno a questa parte mi sono resa conto di acquistare molto online: tra chiusure, code davanti ai negozi e pandemia, al momento non ce la faccio (psicologicamente) ad entrare in un negozio o girare per la cità (se non per i beni di prima necessità).
Comunque, per il resto concordo al 100% con i tuoi ragionamenti. Anche perché, spesso molte cose le acquistiamo online più per comodità che non per il problema “non lo trovo”.
Ciao Katja, ma certamente infatti, come ho anticipato, anch’io acquisto spesso online e non c’è nulla di sbagliato, anzi! Spero solo di aver dato qualche maggiore spunto per farlo in modo più consapevole 🙂
Si certamente, ci sono tanti spunti su cui ragionare: si può fare tutto se lo si fa in modo consapevole! 🙂
Mi hai insegnato …. Sai sono poco competente ma curiosa
Grazie
Iniziamo tutti così! 🙂 Spero nel mio piccolo di averti dato qualche spunto e nuova opportunità! Grazie davvero per il tuo commento