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Il più grande museo della Stregoneria e Magia si trova in Cornovaglia

Ottobre 30, 2020

Halloween è alle porte e la mente oggi viaggia verso Boscastle, un piccolissimo villaggio della Cornovaglia, dove, all’interno di un antico cottage dai muri in pietra e il tetto in paglia, è custodita la più grande collezione al mondo sulla Stregoneria, la Magia e l’occulto.

La Cornovaglia dei miti e delle leggende

Che la Cornovaglia fosse una regione legata a miti e leggende lo sapevo bene anche prima di partire. 

Non vedevo l’ora di solcare l’ingresso del castello di Re Artù, ripercorrere le orme dei valorosi cavalieri della tavola rotonda, calarmi nella Grotta di Merlino, in una giornata di bassa marea.

D’altro canto la Cornovaglia è una delle sei nazioni celtiche e in quale altro territorio ci sono così tanti luoghi e stranezze come la Cornovaglia?

Basti pensare ad alcuni dei suoi luoghi iconici:

“Land’s End”, che letteralmente significa “la fine della Terra”; Mount Saint Michael, un’isola magica che, ad una determinata ora del giorno, è possibile raggiungere a piedi, prima che l’alta marea ricopra le tue tracce; il Castello di Tintagel, dove si dice re Artù abbia sfoderato la spada nella roccia; le antiche miniere abbandonate di Botallak, tra le cui rovine si dice esistano ancora tunnel sotterranei che le congiungono…

E poi, ad appena pochi chilometri dai suoi confini, uno dei più misterosi siti archeologici mondiali, Stonehenge.

Le premesse per un’avventura al di fuori dell’immaginario, il mio tour della Cornovaglia, le aveva tutte. Ma mai mi sarei aspettata di trovarmi davanti alla più grande collezione al mondo sull’Occulto e la Stregoneria.

L’arrivo a Boscastle

La pioggerella è pungente e cade senza sosta da diverse ore. Il cielo è di un grigio introspettivo che abbraccia tutti i paesaggi in una scala di grigi e bianchi.
Ci fermiamo a Boscastle stregati da un’atmosfera che non comprendiamo subito. Saranno gli antichi cottage dai tetti in paglia, la chiesa gotica, o forse il fiordo profondo che si tuffa in un Oceano piuttosto arrabbiato.


Ma forse è la stessa strana sensazione che portò qui un certo Cecil Williamson, che altri non fu che il fondatore della religione pagana Wicca. Cecil, una volta giunto a Boscastle, intuì subito che questo era un luogo fuori dall’ordinario e le sue parole sono scritte su una targa commemorativa affissa su un antico cottage:

“Intorno a noi, in questo tranquillo angolo dell’Inghilterra, c’è la strana sensazione per cui non siamo soli, e che le ombre delle persone che abitano il mondo degli spiriti siano molto vicine. A Boscastle si trova il confine con il mondo dell’aldilà”.

Se queste parole già vi mettono i brividi, non fermatevi a Boscastle. Se invece i misteri vi affascinano e le atmosfere tetre non vi spaventano, Boscastle e il suo Museo della Stregoneria valgono una sosta.

Il Museo della Stregoneria e della Magia

Pago il biglietto di 5 sterline ad una vecchia signora, che mi chiedo se faccia parte dell’esposizione. All’ingresso ci accoglie una riproduzione a grandezza naturale del dio cornuto della religione Wicca.

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Un cartello richiede ai visitatori il massimo rispetto per il luogo di culto in cui ci si trova e così, in silenzio, tra luci soffuse e profumi di incenso, camminiamo tra stanze strette e anguste, in cui vengono conservati cimeli, bambole voodoo, pozioni curative, lettere, tarocchi, stralci di vecchi quotidiani e altri stravaganti oggetti.

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Ammetto che prima di varcare la soglia mi aspettavo un’attrazione turistica per gli appassionati di fantasy, ma mi accorgo molto presto che non è così. Il museo della Stregoneria e Magia di Boscastle è una testimonianza del folklore locale, un centro di documentazione della storia di streghe esistite davvero nelle comunità locali della Cornovaglia.

Pensate che fino a qualche decennio fa, il museo conservava anche le salme di Joan Wytte, una famosa chiaroveggente nata a pochi chilometri da Boscastle. Le sue ossa una notte furono riesumate e utilizzate per sedute spiritiche per poi essere conservate nel museo.

La popolazione locale però, che già tollerava a fatica un museo di questo genere nella sua cittadina, non riusciva proprio ad accettare l’idea che il cadavere di una strega venisse conservato e venerato lì.
Gli abitanti di Boscatle, iniziarono così a dare la colpa di tutti i fenomeni strani che accadevano all’interno della comunità, al museo e alla strega Joan Wytte. Per non rischiare che il museo venisse chiuso, Cecil Williamson fu quasi costretto dunque a dare alla donna una degna sepoltura, tra le verdi colline inglesi, naturalmente accompagnato de un rituale pagano, che si ripete ogni anno ad Halloween…

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2 Comments

  • Reply Elisa Novembre 3, 2020 at 2:07 pm

    wowwow! Interessantissimo 🙂 Vivo in Uk da tre anni e se avevo già nella mia lista dei desideri tutti i luoghi di cui hai parlato all’inizio dell’articolo.. mai avevo letto qualcosa su Boscastle. Chissà se un giorno riuscirò a passare di lì..

    • Reply Annalisa Zamboni Novembre 3, 2020 at 2:16 pm

      Ciao Elisa! Mi fa piacere di averti dato modo di segnarti un’altra tappa per un futuro viaggio in Cornovaglia! È sicuramente un posto che vale la pena la sosta. E Boscastle è davvero carina, anche sotto l’acqua aveva il suo perché 😂

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