NORVEGIA TRAVEL

Norvegia | Bodø: là dove iniziano le avventure per il Grande Nord

Febbraio 19, 2019

Se siete diretti alle Isole Lofoten o nelle remote regioni norvegesi al di là del Circolo Polare Artico, probabilmente comincerete la vostra avventura a Bodø.

Che siate arrivati in aereo o in treno (se vi stuzzica l’idea di attraversare la Norvegia in treno date una sbirciata al mio viaggio “Dalle Lofoten a Oslo“), molto probabilmente vi toccherà trascorrere una giornata o più a Bodø prima di proseguire il vostro viaggio verso Nord.

norvegia in treno stazione bodo

Tanto per cominciare, inizio con il dirvi che la corretta pronuncia del nome è un suono gutturale, tipicamente scandinavo, che suona più o meno come “Buda”. Questo sicuramente vi sarà utile per farvi capire!

A Bodø ho trascorso la mia prima di una lunga serie di notti norvegesi.

A pochi passi dal mio ostello, su una vetrina di un bar si legge il piatto sul menu del giorno: “pasta alla bolognese”. Poche volte all’estero mi è capitato di vederlo scritto corretto. Poco più avanti, accanto a moderni saloni di bellezza, qualche barber shop a basso prezzo gestito da ragazzi nordafricani e un mini market che vende alimentari cinesi. Non so se sentirmi confortata da questi dettagli che mi ricordano casa, o sorpresa per non aver fatto poi così tanta strada.

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Poi mi ritrovo sulla banchina del molo. Tra container, barche, reti da pesca e altre attrezzature, sono affisse accattivanti locandine del Hurtigruten, un bestione d’acciaio lungo più di 100 metri che, da più di un secolo, asseconda il turismo crocieristico dell’area, toccando tutti i porti della costa norvegese fino a Capo Nord. Poco più in là, oltre al porto, ecco spuntare una fila di cabin rosse in legno. All’orizzonte una spruzzata lentigginosa di isolette e poi solo mare.

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È a quel punto che ricordo il perché mi trovi in questo molo. Perchè Bodø è la porta per il Grande Nord, la base di partenza per le esplorazioni verso le zone più remote della Norvegia. È qui che per molti inizia l’avventura e sicuramente è da qui che ha inizio la mia.

Come tutte le città di passaggio, non si può dire che Bodø abbia un’identità propria ben definita, ma vi si respira un’aria particolare. Oltre al monotono andirivieni di turisti e imbarcazioni da pesca, si percepisce quella perenne sensazione di frizzante attesa pre-partenza.

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Cosa fare a Bodø in un giorno?

Per visitare Bodø possono bastare anche un paio d’ore. Se però avete scelto, o vi siete trovati costretti a scegliere, Bodø come tappa per il vostro viaggio verso Nord, vi lascerò anche qualche indirizzo “secondario” in modo da sfruttare al meglio il vostro tempo qui.

1) Ufficio del Turismo

Il mio giro per la città è iniziato proprio all’Ufficio del Turismo di Bodø, dove ho preso un caffè con lo staff, che mi ha mostrato tutto quello che Bodø e la regione hanno da offrire.

L’ufficio del Turismo è proprio sul molo, entrate se avete bisogno di una mappa, un consiglio, un aiuto o semplicemente per fare incetta di souvenir. Chi non ama i classici peluche a forma di renna o di troll?!

2) Passeggiata sul Molo

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Senza nulla togliere alle altre zone della città, ma la zona del porto, è sicuramente l’area più caratteristica. Fate dunque una passeggiata tra le barche e le classiche cabin rosse in legno, utilizzate come piccoli magazzini. Da qui avrete anche una particolare vista sulla libreria pubblica della città: la Stormen Bibliotek.

3) Stormen Bibliotek

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Fiore all’occhiello della città di Bodø e citata anche dal magazine Wired, tra le più belle librerie d’Europa, c’è proprio lei, la Stormen Bibliotek di Bodø.

La libreria pubblica della città è un edificio moderno, di design, costruita di vetro e cemento bianco, in modo da farla sembrare, dall’esterno, simile ad un libro aperto.

Una volta all’interno fatevi conquistare dall’atmosfera rilassata. Ci sono comodi divani dove leggere libri e quotidiani, affacciati al Mare del Nord. Anche se non sapete il norvegese fate un giro per ammirare l’ambiente e la vista sul molo principale a cui è affacciata. Le classiche cabin in legno rosse dall’altra parte del porto regalano sicuramente un bel panorama.

4) Scandic Havet

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Uno dei palazzi più alti della città è adibito ad Hotel ad eccezione del 17esimo piano, accessibile a tutti, dove sorge un ristorante/caffetteria. Qui potete godere della vista a 360 gradi della città. Le pareti sono infatti vetrate da tutti e quattro i lati e, se il tempo lo permette, potete uscire anche nella terrazza. Potete salire anche solo a dare un’occhiata, nessuno vi obbligherà alla consumazione 😉

5) Tour della Street Art di Bodø

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Ogni estate dal 2015 a Bodø si organizza l’UpNorth, un Festival di arte urbana che coinvolge artisti internazionali. È facile, passeggiando per la città, notare murales che ricoprono intere facciate di palazzi. Per vedere i punti dove sono localizzati i murales potete accedere alla Mappa Digitale creata da Visit Bodo.

Partiamo con citare l’artista compatriota Millo, che su una facciata di un palazzo in Storgata 30 ha dipinto il suo “Insomnia“. Molto bella è anche la Golden Eagle affianco all’Ufficio del Turismo.

Non perderti nemmeno il Bacio, dell’artista argentina Animalito, un bel simbolo di integrazione tra popoli e culture.

6) Second Hand Shops

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Dopo aver studiato un semestre in Svezia quasi mi dimenticavo dell’amore degli scandinavi per i negozi di seconda mano! A Bodø ce ne sono diversi a seconda degli articoli venduti. Date un’occhiata a Fretex per l’abbigliamento, impossibile non uscire con un maglione di lana stile Bridget Jones.

Dove dormire a Bodø?

Io ho trascorso una notte a Bodø e mi sono trovata molto bene all’HiHostel, l’ostello sopra la stazione centrale. Essenziale, ma pulito e ordinato. Per 30 euro ho trovato un letto in un dormitorio femminile da 8 posti (anche se, data la bassa stagione, la camera era occupata solo da me e da una ragazza polacca) con bagno in camera e la colazione, convenzionata con la caffetteria della stazione.

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10 Comments

  • Reply sandra Febbraio 26, 2019 at 12:54 pm

    Sapessi da quanto desidero andare alle Lofoten o comunque nel nord della Norvegia… per ora resta un sogno ma il tuo articolo me lo sono segnato e ora vado a leggere anche quello sulle Lofoten.

    • Reply Annalisa e Francesco Febbraio 26, 2019 at 1:00 pm

      Sono posti bellissimi Sandra! Te ne accorgerai 🙂 A me piacerebbe tornare e vederli anche d’estate…

  • Reply Sabrina Balugani Febbraio 26, 2019 at 10:23 am

    L’altro giorno in una delle tante fiere del turismo a cui assisto mi sono trovata a parlare con alcuni camperisti e la possibilità a maggio di partire dall’Italia ed arrivare in camper fino alla Norvegia. Togli il fatto che non abbiamo un camper ma l’idea in sè di vivere tutto questo toccando con mano all’inizio mi sembrava assurda ma dopo averti letto, aver divorato il tuo racconto la mia voglia di partire è tanta!

    • Reply Annalisa e Francesco Febbraio 26, 2019 at 10:32 am

      La Norvegia, come tutti i paesi del Nord, conquista lentamente. È una terra a tratti inospitale (un po’ per il clima un po’ per la forza della natura selvaggia, un po’ per le lunghe distanze), ma se gli permetti di darle fiducia ti conquisterà come nessun altra terra mai 🙂

  • Reply Vittoria Febbraio 20, 2019 at 7:06 am

    Non so da quanto ho la Norvegia in wishlist! Ogni volta che ne leggo vorrei partire nella stessa giornata! Un paese fantastico.

    • Reply Annalisa e Francesco Febbraio 20, 2019 at 7:20 am

      Vero, anche io ci tornerei ogni volta che posso! Ti auguro di riuscire presto ad organizzarci un bel viaggio!! ?

  • Reply Maria Febbraio 19, 2019 at 2:28 pm

    La Norvegia è il mio travel dream da qualche anno e quando vedo un articolo mi fiondo a leggerlo per conoscere dettagli e segreti. Ci andrò mai? Chissà!

    • Reply Annalisa e Francesco Febbraio 19, 2019 at 2:32 pm

      Ma certo Maria! Devi 🙂
      Vedrai che ci sarà l’occasione, non c’è cosa più bella di trovarsi in un posto che si è sognato per anni!

  • Reply unasicilianaincucina Febbraio 19, 2019 at 2:08 pm

    Nel 2017 sarei dovuta arrivare a Bodo dalle Lofoten ma causa mare grosso i traghetti non sono partiti così io, il mio compagno e la nostra moto ci siamo dovuti fare tutta la strada per tornare indietro ed arrivare a Tromso (circa 900 km) mi spiace tanto non averla visitata. Spero di tornarci…

    • Reply Annalisa e Francesco Febbraio 19, 2019 at 2:34 pm

      Ero terrorizzata a questa possibilità io! Ma scommetto che nella sfortuna avete avuto la possibilità di godervi un altro pezzo di viaggio che non avevate pianificato! 🙂

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