Se l’avventura è il vostro ossigeno, la ricerca dell’ignoto vi fa sentire vivi e non c’è adrenalina più intensa che scoprire nuovi sport estremi, non potete perdervi la rassegna cinematografica del Banff Mountain Film Festival. In Canada è uno dei più prestigiosi e dinamici festival di settore ed è già giunto alla 43ma edizione.
Dal Canada all’Italia, il World Tour toccherà 27 città italiane da febbraio ad aprile.
Ieri sera lo staff di Banff Italia ha portato l’evento nella mia città, a Bologna, presso il Teatro Antoniano di Bologna.
Cosa è il Banff Mountain Film Festival? Una rassegna canadese dedicata alla montagna e alle attività outdoor, per una serata di grande cinema. Un viaggio nei luoghi più remoti e affascinanti del pianeta per vivere straordinarie emozioni insieme ad atleti, avventurieri ed esploratori. Freeride, arrampicata, kayak e action sport. Due ore di spettacolo ad alto tasso di emozioni e divertimento unito all’intrattenimento di un giovane e dinamico staff italiano e internazionale che animerà la serata.
Ecco 5 motivi per cui non dovreste perdervi il Banff Mountain Film Festival.
1) Storie straordinarie
Si tratta di documentari e storie vere. Storie straordinarie e imprese eroiche.
C’è Apa, lo sherpa nepalese che ha raggiunto la cima dell’Everest per il record di 21 volte. Un uomo che commuove per la forza con cui oggi si impegna a risollevare le sorti di un popolo, tramite l’istruzione e il diritto allo studio.
“La bellezza del Nepal non sta nelle sue montagne, ma nelle persone che vivono all’ombra di queste” Apa Sherpa
C’è il giovane Supertrump inglese, Ben Page, che racconta il suo viaggio in bicicletta n solitaria, dal Nord del Canada fino al Mar Glaciale Artico, tra temperature proibitive, tempeste di neve e vento. Un’avventura tra enormi spazi vuoti, sia fisici che interiori.
“È una strada sconnessa quella da percorrere per raggiungere i propri sogni” Ben Page
Poi c’è la storia-documetario di Brad Godbright. Un vero omaggio ad un climber di molto talento e poca fama, alle prese con il tipo di arrampicata più pericolosa e spettacolare: il free solo.
Foto tratta dal film Safety Third / photo credit Cedar Wright
Se poi amate lo sci e l’alta quota resterete incollati allo schermo ad ansimare per Tsirku, che racconta l’avvenuta di un gruppo di sciatori e snowboarder alle prese con una delle cime più spettacolari e pericolose del mondo, la Corrugated, tra Alaska e Canada.
Foto tratta dal film WHY / Photo credit Jeremy Bernard
Queste e tante altre storie di straordinarie imprese.
2) La montagna scende in città
Se tra traffico e semafori, vi siete dimenticati che sapore ha l’avventura, ecco che Banff Mountain Film Festival vi ricorderà che là fuori c’è un mondo inesplorato che vi attende. E sì, per una sera la montagna scenderà in città.
Riprese e inquadrature pazzesche da tutte le alte quote del nostro pianeta. Dal grande Nord dell’Alaska, alle vette dell’Himalaya, alle cime rocciose dell’Arabia, tra rapaci e stambecchi.
Foto tratta dal film Tsirku / photo credit Leo Hoorn
3) Due ore di adrenalina pura
Kayak che si gettano tra rapide e cascate, climber che a mani nude si arrampicano nelle pareti di roccia più spaventose, alta quota e naturalmente anche tanta neve. Sport estremi, ma non solo. Quello che è certo, è che, in questi corto e medio metraggi, troverete tanta adrenalina e tante emozioni. La natura incontaminata è protagonista, insieme alle imprese di atleti ed esploratori alla continua ricerca di emozioni e divertimento. L’intento del Banff Mountain Film Festival è quello di stimolare le persone a risvegliare la propria voglia di avventura, a nutrire la propria creatività e a riscoprire gli ambienti più selvaggi del pianeta, siano essi dietro casa o nei luoghi più remoti.
Foto tratta dal film Johanna / photo credit Ian Derry
4) Vola in Canada
Se dopo la rassegna vi è venuto un irrefrenabile voglia di partire e raggiungere il Canada, sul sito del Banff Mountain Film Festival troverete offerte e sconti interessanti per volare in Canada con Air Canada, partner dell’evento.
Foto tratta dal film The Frozen Road / photo credit Ben Page
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