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I migliori indirizzi di Budapest, la capitale hipster dell’Europa dell’Est

Maggio 17, 2017

Grande vecchia dama dell’Impero asburgico e, più recentemente, una delle principali destinazioni del divertimento in Europa, Budapest è una città che sorprende. Una miscela inebriante di quell’eleganza retrò, reduce della cultura astro-ungarica, e una vivace atmosfera studentesca, che segue le orme di un’altra capitale, nota per il suo estro artistico e musicale: Berlino.
Non a caso Business Insider nomina Budapest come la capitale hipster dell’Europa dell’Est.

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Per entrare nel vivo della scena della capitale Ungherese, tra concerti, street art e  locali alla moda, bisogna partire dal VII distretto, che racchiude l’antico ghetto ebraico della città.

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Il Ghetto Ebraico è il vero cuore pulsante di Pest. È qui che verso sera, con le luci del crepuscolo, le strade si illuminano grazie alle vetrine dei pub, le strade si riempiono di giovani e di volantini e dai palazzi dell’ottocento esce musica grunge. Di giorno il quartiere si ritrasforma e le strade tornano silenziose ed ordinate. Il suono lontano di un violino esce fuori dal conservatorio musicale del campus universitario, sui divanetti dei caffè qualche studente legge un libro e una fila di giovani ragazzi vestiti alla moda fa la fila davanti ad un Barber Shop.

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Dove dormire a Budapest

Per il nostro weekend ungherese non potevamo che scegliere una delle tante camere low-cost del Ghetto Ebraico. La nostra sistemazione rispecchia quell’anima bohemien che si respira in molti angoli di Pest.

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Alloggiamo al Lavender Circus Hostel, in un piccolo monolocale soppalcato, all’ultimo piano di un austero palazzo d’epoca, con una rampa di scale in marmo e una ringhiera di ferro battuto. Il piccolo appartamento sembra l’atelier di un artista eccentrico che si è divertito a disegnare mobili e abajour sui muri. In tutta la sua semplicità, il Lavender Circus ci ha conquistato e crediamo davvero sia una delle migliori sistemazioni economiche della città.

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La sede del Lavender Circus si trova a 1053 Muzeum Krt 37 doorbell 9, HUNGARY,BUDAPEST. Gli appartamenti invece sono leggermente separati dalle camere dell’ostello, in una posizione ancora più centrale. 


Dove andare la sera a Budapest

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Restiamo sempre nel ghetto ebraico, cuore della vita notturna, alternativa e non, di Budapest. È qui che si svolge la scena musicale e artistica della città, e cercare la palinka più buona della città è un’ottima scusa per visitare i famosi ruin pubs della capitale. I cosiddetti pub in rovina, sono il simbolo della rinascita della città, nonché una tappa fondamentale per respirare e vivere la nuova generazione beat ungherese. Nati dagli ex spazi industriali abbandonati, i ruin pubs sono stati ridati alla città grazie all’intervento di giovani creativi.

Szimpla Kert – Il più antico e il più celebre pub in rovine della città è il Szimpla Kert. Varcare la soglia del fatiscente palazzo d’epoca posto al civico 14 di Kazinczy Utca, è un po’ come entrare nel paese dei balocchi. Nulla fa supporre di essere in un pub, nessuno vi darà il benvenuto e niente vi impedirà di entrare da una stanza all’altra, incantati dalle mille cose che vi sorprenderanno. Un intero palazzo autogestito dai giovani ungheresi e arredato delle cose più strambe trovate in città: biciclette usate come lampadari, reti da pesca come tende, vasche da bagno come divani e altre trovate eccentriche e geniali.

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Instant – Sulle orme del Szimpla Kert anche l’Instant è diventano uno dei ruin pub più gettonati della città.  La chiamano la “foresta incantata”, sul soffitto infatti corrono sospesi una manciata di conigli. L’atmosfera è al tempo stesso chiassosa e rilassata.

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Puder – Altro ruin pub dove andare la sera, ma anche per un pranzo o una paura caffè. Al Puder è nata la serie letteraria Prose Closure (organizzata in collaborazione con l’Associazione dei Giovani Scrittori). Di volta in volta, la Fuzio Rádió occupa la cabina del DJ, e i membri del Gruppo Lakmusz intrattengono con spettacoli teatrali.


Dove mangiare a Budapest

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Mazel Tov – Dal momento che siamo convinti che a questo punto vi siate innamorati anche voi del ghetto ebraico, perché non provare anche la cucina ebraica? Mazel Tov è l’indirizzo giusto. Un vecchio stabile ritrasformato in un locale alla moda, lucine che pendono dai soffitti, tavolini circondati da piante che sembra quasi di cenare all’interno di una serra o giardino d’inverno. All’ingresso ci chiedono se abbiamo prenotato. No, non abbiamo prenotato. Nessun problema, ci offrono un drink al bancone nell’attesa che tanto un tavolo si libererà. E infatti presto ci fanno accomodare. Fiumi di vino, falafel, spiedini di carne, pure di ceci e jazz dal vivo.

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Pesti Diszno Bisztró – Nella Broadway ungherese, la via pedonale dove si affacciano i teatri, nascosto tra le locandine colorate degli spettacoli in programmazione, la piccola veranda del bistrò Pesti Diszno è una vera chicca, soprattutto per chi ama il vino rosso e la carne. Dizno in ungherese significa maiale, potete immaginare quindi quale sia la specialità della casa… Se andate ad assistere ad uno spettacolo di Opera non fermarsi a cena qui sarebbe un delitto.

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Karaván Street Food – Voglia di street food e di un pasto veloce e informale? Nel cuore del ghetto ebraico questo ampio cortile interno, racchiuso tra palazzi popolari, offre una manciata di van colorati che cucinano diversi piatti, e una serie di tavolini da pic nic. Una piccola oasi urbana, dall’atmosfera studentesca e bohémien, dove assaggiare hamburger gourmet oppure la zuppa di goulash all’interno di una tasca di pane, per un pranzo economico… e sostanzioso!

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2 Comments

  • Reply Lucrezia & stefano - in world's shoes Maggio 19, 2017 at 10:16 am

    Mi manca Budapest! È veramente una città splendida e devo tornarci il prima possibile! Grazie per gli indirizzi decisamente utili! 😀

    • Reply Annalisa e Francesco Maggio 19, 2017 at 10:37 am

      Vogliamo assolutamente tornarci anche noi! Bellissima ed economica. Ci si arriva comodamente con le compagnie low-cost (noi abbiamo volato con wizzair) e in tre giorni te giri bene a piedi e in metro. Il ghetto ebraico è un quartiere creativo, stimolante e bohémien, con quel mix tra romantico e maledetto che a noi piace tantissimo.

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