Grande vecchia dama dell’Impero asburgico e, più recentemente, una delle principali destinazioni del divertimento in Europa, Budapest è una città che sorprende. Una miscela inebriante di quell’eleganza retrò, reduce della cultura astro-ungarica, e una vivace atmosfera studentesca, che segue le orme di un’altra capitale, nota per il suo estro artistico e musicale: Berlino.
Non a caso Business Insider nomina Budapest come la capitale hipster dell’Europa dell’Est.
Per entrare nel vivo della scena della capitale Ungherese, tra concerti, street art e locali alla moda, bisogna partire dal VII distretto, che racchiude l’antico ghetto ebraico della città.
Il Ghetto Ebraico è il vero cuore pulsante di Pest. È qui che verso sera, con le luci del crepuscolo, le strade si illuminano grazie alle vetrine dei pub, le strade si riempiono di giovani e di volantini e dai palazzi dell’ottocento esce musica grunge. Di giorno il quartiere si ritrasforma e le strade tornano silenziose ed ordinate. Il suono lontano di un violino esce fuori dal conservatorio musicale del campus universitario, sui divanetti dei caffè qualche studente legge un libro e una fila di giovani ragazzi vestiti alla moda fa la fila davanti ad un Barber Shop.
Dove dormire a Budapest
Per il nostro weekend ungherese non potevamo che scegliere una delle tante camere low-cost del Ghetto Ebraico. La nostra sistemazione rispecchia quell’anima bohemien che si respira in molti angoli di Pest.
Alloggiamo al Lavender Circus Hostel, in un piccolo monolocale soppalcato, all’ultimo piano di un austero palazzo d’epoca, con una rampa di scale in marmo e una ringhiera di ferro battuto. Il piccolo appartamento sembra l’atelier di un artista eccentrico che si è divertito a disegnare mobili e abajour sui muri. In tutta la sua semplicità, il Lavender Circus ci ha conquistato e crediamo davvero sia una delle migliori sistemazioni economiche della città.


La sede del Lavender Circus si trova a 1053 Muzeum Krt 37 doorbell 9, HUNGARY,BUDAPEST. Gli appartamenti invece sono leggermente separati dalle camere dell’ostello, in una posizione ancora più centrale.
Dove andare la sera a Budapest
Restiamo sempre nel ghetto ebraico, cuore della vita notturna, alternativa e non, di Budapest. È qui che si svolge la scena musicale e artistica della città, e cercare la palinka più buona della città è un’ottima scusa per visitare i famosi ruin pubs della capitale. I cosiddetti pub in rovina, sono il simbolo della rinascita della città, nonché una tappa fondamentale per respirare e vivere la nuova generazione beat ungherese. Nati dagli ex spazi industriali abbandonati, i ruin pubs sono stati ridati alla città grazie all’intervento di giovani creativi.
Szimpla Kert – Il più antico e il più celebre pub in rovine della città è il Szimpla Kert. Varcare la soglia del fatiscente palazzo d’epoca posto al civico 14 di Kazinczy Utca, è un po’ come entrare nel paese dei balocchi. Nulla fa supporre di essere in un pub, nessuno vi darà il benvenuto e niente vi impedirà di entrare da una stanza all’altra, incantati dalle mille cose che vi sorprenderanno. Un intero palazzo autogestito dai giovani ungheresi e arredato delle cose più strambe trovate in città: biciclette usate come lampadari, reti da pesca come tende, vasche da bagno come divani e altre trovate eccentriche e geniali.


Instant – Sulle orme del Szimpla Kert anche l’Instant è diventano uno dei ruin pub più gettonati della città. La chiamano la “foresta incantata”, sul soffitto infatti corrono sospesi una manciata di conigli. L’atmosfera è al tempo stesso chiassosa e rilassata.
Puder – Altro ruin pub dove andare la sera, ma anche per un pranzo o una paura caffè. Al Puder è nata la serie letteraria Prose Closure (organizzata in collaborazione con l’Associazione dei Giovani Scrittori). Di volta in volta, la Fuzio Rádió occupa la cabina del DJ, e i membri del Gruppo Lakmusz intrattengono con spettacoli teatrali.
Dove mangiare a Budapest
Mazel Tov – Dal momento che siamo convinti che a questo punto vi siate innamorati anche voi del ghetto ebraico, perché non provare anche la cucina ebraica? Mazel Tov è l’indirizzo giusto. Un vecchio stabile ritrasformato in un locale alla moda, lucine che pendono dai soffitti, tavolini circondati da piante che sembra quasi di cenare all’interno di una serra o giardino d’inverno. All’ingresso ci chiedono se abbiamo prenotato. No, non abbiamo prenotato. Nessun problema, ci offrono un drink al bancone nell’attesa che tanto un tavolo si libererà. E infatti presto ci fanno accomodare. Fiumi di vino, falafel, spiedini di carne, pure di ceci e jazz dal vivo.



Pesti Diszno Bisztró – Nella Broadway ungherese, la via pedonale dove si affacciano i teatri, nascosto tra le locandine colorate degli spettacoli in programmazione, la piccola veranda del bistrò Pesti Diszno è una vera chicca, soprattutto per chi ama il vino rosso e la carne. Dizno in ungherese significa maiale, potete immaginare quindi quale sia la specialità della casa… Se andate ad assistere ad uno spettacolo di Opera non fermarsi a cena qui sarebbe un delitto.


2 Comments
Mi manca Budapest! È veramente una città splendida e devo tornarci il prima possibile! Grazie per gli indirizzi decisamente utili! 😀
Vogliamo assolutamente tornarci anche noi! Bellissima ed economica. Ci si arriva comodamente con le compagnie low-cost (noi abbiamo volato con wizzair) e in tre giorni te giri bene a piedi e in metro. Il ghetto ebraico è un quartiere creativo, stimolante e bohémien, con quel mix tra romantico e maledetto che a noi piace tantissimo.