Vi capita mai di ricordare con romantica nostalgia le giornate d’estate? A coccolarsi sotto il sole, aspettare i tramonti con un mojito sulla spiaggia e inseguire con lo sguardo le onde più grandi? Una volta aperti gli occhi, scoprite poi che il calendario segna l’inizio di febbraio, il termometro si avvicina pericolosamente allo zero e fuori dalla finestra un cielo bianco minaccia neve. I piedi che volete affondare sulla sabbia sono avvolti in calze di lana e al posto del mojito sulla spiaggia, vi trovate a scegliere tra una tisana allo zenzero e una alle erbe.
Allora richiudete gli occhi e prenotate un volo, vi porto a Tenerife!
In quale zona dormire a Tenerife
Scegliere dove dormire a Tenerife è una scelta importante. L’isola infatti non è così piccola e anche il clima può cambiare a seconda della posizione. Solitamente la zona più mite e con una probabilità maggiore di sole è la costa sud.
Nonostante la parte meridionale dell’isola sia la più turistica e gettonata, soprattutto nei mesi d’inverno, ci sono punti della costa più tranquilli e intimi. Tra questi sicuramente Costa Adeje. L’atmosfera a Costa Adeje è quella vivace e frizzante tipica di una località turistica di mare, senza cadere nella caotica bolgia di Los Cristianos, che purtroppo non ha quasi più nulla di autentico. Costa Adeje è un ampio lungomare pedonale che costeggia le spiagge, attrezzate e non, dove passeggiare o fare una corsa mattutina. Costa Adeje è un susseguirsi di palme, di negozietti, gelaterie, ristorantini di pesce. Quell’atmosfera quasi caraibica, ma unicamente canariana.
Bahia Del Duque: il Resort più bello di Tenerife
Alla fine del lungomare di Costa Adeje sorge l’ultima spiaggia del tratto di costa: Playa del Duque. Ombrelloni di paglia e caratteristiche cabine in legno bianco e azzurro. È di fronte a questa spiaggia che, circondato da lussureggianti giardini tropicali sorge uno degli hotel più belli in cui sia mai stata: Bahia del Duque.
Nonostante Bahia del Duque sia un grande resort, l’atmosfera che si respira è di immensa tranquillità e pace. I giardini sembrano luoghi ameni in cui soddisfare i 5 sensi. Colori sgargianti di piante tropicali per appagare gli occhi, una leggera brezza che viene dall’oceano e dalla spiaggia sottostante per accarezzarti la pelle, un profumo di fiori che ti accompagna tra patii e prati dove stendersi al sole, il cinguettio degli uccelli e dei pappagalli che spuntano dalle fronde delle palme.


Le numerose piscine, che si susseguono fino alla spiaggia, nascoste da palme, cactus, piante di hibiscus e ponticelli in legno, sono quasi tutte naturali, riempite con l’acqua dell’oceano, eccetto alcune che sono riscaldate, per dare sollievo anche nelle giornate più fresche.


Svegliarsi la mattina affacciata all’oceano, attraversare a piedi scalzi i lussureggianti giardini dell’hotel, fino a raggiungere la spiaggia, è uno di quei pensieri felici del mio soggiorno a Tenerife.
La giornata poi non può iniziare meglio di così, con una ricca colazione servita in una luminosissima veranda del giardino…


…per poi migliorare notevolmente con un po’ relax in SPA.
La Spa di Bahia del Duque
Per una vacanza wellness e completo relax infatti non poteva mancare l’angolo SPA. E più che un angolo a dire il vero la SPA di Bahia del Duque è un vero tempio. Piscine con idromassaggi, saune, sale pilates, e Thai rooms. Solo alla SPA poteva essere dedicata un’intera settimana… ma cerchiamo di non distrarci troppo, Tenerife ci aspetta.
Gastronomia: alta cucina a Bahia del Duque
All’interno dell’hotel ci sono diversi ristoranti. Non sono riuscita a provarli tutti perché ero spesso in giro per l’isola, ma quelli che ho provato mi hanno decisamente conquistata. A partire da una semplice insalata di frutta per un pranzo sano a bordo piscina nel caraibico Beach Bar, fino ad arrivare a scelte più raffinate e ricercate per la cena.


Il fiore all’occhiello di Bahía Del Duque è sicuramente il Ristorante Las Aguas, che è stato premiato come il miglior ristorante di tutto l’arcipelago delle Canarie. Non potete non provarlo, ma è meglio prenotare con un po’ di anticipo. Lo chef Braulio Simanca utilizza prodotti dell’isola per risultati davvero eccentrici e originali, senza dimenticare la tradizionale gastronomia canariana.


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