L’autunno è una stagione un po’ particolare. Le giornate lunghe dell’estate se ne vanno, è tempo di rientri dai lunghi viaggi, dei cambi d’armadio e dei buoni propositi.
È la stagione in cui inizia a fare capolino la voglia di tisane la domenica pomeriggio e di film sotto le coperte.
Se la voglia di letargo cerca di prendere il sopravvento, la meraviglia della natura che si trasforma in un dipinto ti costringe a non perderti nulla.
A Bologna, l’autunno arriva con le prime foglie colorate nei parchi pubblici e lungo i viali, dove tappeti rossi e gialli coprono l’asfalto grigio. La zona universitaria riprende lentamente la sua routine e gli studenti tornano ad affollare i bar e le piazze del centro.
Sui menu delle osterie appaiono i primi ingredienti autunnali. È tempo di funghi, di tagliatelle ai porcini e di caldarroste che scricchiolano sul fuoco. Le cucine odorano di bosco, dai profumi di funghi freschi a quello di erbe aromatiche, dai profumi delle castagne a quello di tartufo.
Profumano soprattutto le cucine delle osterie perse nell’aria tersa e silenziosa dei colli bolognesi e dell’Appennino, dove la natura prende il sopravvento e i ricchi sapori dell’autunno diventano occasione di festa nei piccoli borghi e nelle campagne, dalla festa della vendemmia, alle sagre della castagna, fino alla festa del Tartufo che ogni anno si svolge sui colli bolognesi.
Se assistere al mutamento dei paesaggi, delle colline e dei boschi può essere un ottimo motivo per uscire di casa, l’altro motivo da non sottovalutare per una fuga extra-urbana è proprio quello eno-gastronomico.
L’autunno è la stagione ideale per scoprire il territorio vicino casa.
È la stagione dei weekend per rigenerarsi in attesa dell’inverno e delle gite domenicali con gli amici, all’insegna della buona tavola e del buon vino.
Questa domenica abbiamo riscoperto Savigno, dove, ogni fine settimana di novembre, si svolge il Festival Internazionale del Tartufo Bianco, o altrimenti chiamato, per i nostalgici del dialetto bolognese, il Festival del Tartòfla.
Se in Piemonte la città del tarfufo è notoriamente Alba, in Emilia Romagna, la località, meno nota ai più, ma ugualmente pregiata per il suo tartufo bianco, è Savigno.
In una cornice di festa, le vie del centro storico di questo piccolo borgo tra le colline e i vigneti, si trasformano in un laboratorio del gusto a cielo aperto.
Accogliendo gourmet da tutta la regione e anche turisti in visita da tutte le parti del mondo, gli stand gastronomici del territorio si affiancano alle antiche botteghe di Savigno.
E se, in questo trionfo di profumi e sapori, l’appetito inizia a farsi sentire, entrate sotto l’insegna un po’ vintage della trattoria Amerigo 1934, un punto d’incontro per gli abitanti di Savigno e di Bologna. Questo storico locale è un autentico tempio del gusto, guidato dallo chef Alberto Bettini e da una giovane squadra di cuochi preparati e motivati. Gli interni autentici e rustici fanno pensare alla cucina di una volta. Sul menù infatti si trova un forte legame alla cucina bolognese tradizionale, ma il tocco e la qualità dei piatti, preparati con prodotti locali, è unico, tanto che gli è stata riconosciuta da qualche anno una stella Michelin.
Nei mesi autunnali si gustano i celebri passatelli asciutti ricoperti da generose scaglie di tartufo bianco e nero, la zuppetta di castagne con porcini e galletti saltati e uno dei piatti che ha reso celebre il locale, l’uovo alla Amerigo. Con i menù degustazione (dai 40 ai 70 euro a persona) è possibile immergersi in un viaggio esperienziale tra gusto e tradizione.


4 Comments
Io amo l’autunno, mi pare di averlo detto anche in un altro commento, e penso che in questa zona sia davvero splendido, per i colori, ma anche per i sapori. Quando leggo funghi, porcini, caldarroste i miei occhi si trasformano in due cuoricini perché sono tutte cose che mi piacciono moltissimo! Il tartufo invece, ahimé, non mi piace, ma una visita in questa zona la farei comunque! 🙂
Funghi, caldarrose, zucca, tartufo… diciamo che i prodotti che regala l’autunno sono una componente importante per amare questa stagione!!! Se il tartufo non ti fa gola sei fortunata dato che ci sono anni in cui raggiunge prezzi altissimi ahaha, vada per la scorpacciata di funghi allora! 😉
Ciao Annalisa e Francesco! Io sono originaria di Reggio Emilia ma da circa un anno vivo all’estero, e leggere dei colli di Bologna e degli appennini mi ha fatto sentire tanta nostalgia di casa e delle domeniche primaverili passate a mangiare con la famiglia nei ristoranti in collina. Mi avete strappato un sorriso e fatto pensare a cose belle :)!
Sono felicissima di essere capitata sul vostro bellissimo blog, non vedo l’ora di leggere tutti i vostri interessanti post.
Un saluto grande e a presto,
Veronica
MyMorningTravelGuide.com
Veronica grazie!! Anche Francesco è di Reggio 🙂 Sappiamo bene che quando si vive lontano da casa qualsiasi immagine che si avvicini a casa sia bella e nostalgica!