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Il nuovo volto di Reggio Emilia, tra Festival internazionali e cucina innovativa

Maggio 19, 2016

Quest’estate Reggio Emilia sarà il centro nevralgico della storica Via Emilia, dove arte, storia, cultura e idee si incontrano in un bellissimo festival internazionale che ogni anno si svolge da aprile a luglio in città. Quest’anno il Festival di Fotografia Europea ha come tema la Via Emilia “Strade, viaggi e confini” ed è in questa occasione, tra mostre fotografiche, presentazioni, eventi e concerti che vogliamo presentarvi questa piccola città, che da qualche anno sta mostrando sempre più un carattere da grande città.
Passeggiando oggi per le sue strade e le sue piazze, incorniciate da caffè e ristoranti gourmet, da locali glamour e da negozi alla moda, si capisce che oggi Reggio Emilia si è risvegliata, credendo di più in se stessa e conquistandosi una posizione di risalto sulla storica Via Emilia, quasi suscitando invidia alle più celebri e turistiche Parma e Modena.
Reggio Emilia sta prepotentemente cercando di scrollarsi di dosso il cliché della piccola città di provincia ancorata alle sue tradizioni. La vita è cambiata e anche lei è cambiata, rinnovando il suo look e puntando su nuove idee e nuovi progetti.

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Tutto è iniziato forse nell’estate 2013, con l’arrivo in città della Stazione Mediopadana che, non solo iniziava a collegare con l’alta velocità Reggio Emilia alle principali città italiane , ma dava vita alla stazione ferroviaria più moderna e forse più bella d’Italia, grazie all’estro dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava.

Se ricordavate Reggio Emilia grazie alle bontà enogastronomiche locali, quali i caseifici di Parmigiano Reggiano, le cantine di lambrusco e di aceto balsamico, vi diamo in questo post tanti altri motivi per fermarvi sulla Via Emilia, scoprire questa città e rendervi conto voi stessi di questo “Rinascimento Reggiano”.

Collezione Maramotti

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Un ex spazio industriale, la vecchia sede della casa di moda Max Mara che ha fatto la storia della moda di questa città e del nostro Paese, oggi raccoglie centinaia di opere d’arte contemporanea e moderna. Un progetto di riqualificazione di architettura post-industriale eccezionale, che si è avvalso anche della collaborazione di architetti di fama internazionale. Durante la manifestazione di Fotografia Europea, la Collezione ospita una mostra di Claudia Losi dal titolo ‘How do I imagine being there?’ e quella del fotografo reggiano Paolo Simonazzi dal titolo ‘So near, so far’. Una buona occasione per non perdersi la visita a tutta la collezione.

Eleva Festival ai Chiostri di San Pietro, Reggio Emilia

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Altra location storica sulla Via Emilia e altra iniziativa artistica e musicale. Numerosi dj di fama internazionale si esibiscono in una tre giorni di musica elettronica; “advanced music meetings, questo è lo slogan di uno degli eventi più spettacolari di Reggio Emilia. Numerose anche le iniziative collaterali, grazie a mostre fotografiche e installazioni artistiche. L’Eleva rimane uno dei festival di musica elettronica più significativi sulla scena.

The Craftsman

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L’ora dell’happy hour, tanti giovani e una sola direzione: Piazza Fontanesi. Da primavera a fine estate una distesa di sedie, sdrai e tavolini sotto  i tigli. Tra i vari locali affollati che incorniciano la bellissima piazza dall’atmosfera parigina fatevi affascinare da The Craftsman, letteralmente “l’artigiano”. Forse la mente riporterà agli artigiani che lavorano il legno o che plasmano il ferro. In realtà gli artigiani in questione lavorano dietro un bancone ed utilizzano shaker e beaker, per dare vita a veri e propri cocktail gourmet, stravaganti e innovativi, creati dal mix dei migliori distillati e materie prime, dal ‘Camporella special’ alla ‘Tisana d’Olanda’.
Dietro questo bancone sono stati invitati ad esibirsi diversi bartender di talento provenienti da tutto il mondo, per una serie di appuntamenti che hanno reso questo piccolo locale di Reggio un luogo di ritrovo di tendenza, per barman professionisti e amanti del bere di qualità.

Marta in Cucina

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Da poco tempo, uno dei vicoli più stretti e intimi del centro storico, è illuminato da due grandi vetrate. Da dietro una sottile M in bronzo posta all’entrata del locale, ci si affaccia su una delle cucine più creative della città. Sui fornelli naturalmente c’è lei, Marta, 32 anni, che dopo un lungo girovagare per il mondo è tornata nella sua città con un progetto innovativo. Accanto a lei, Ivan e Giorgio, che fanno avanti e indietro tra cucina e sala. La rivoluzione di Marta in Cucina è stravolgere la cucina tradizionale emiliana; si tratta di piatti concettuali che coniugano tradizione ad estro artistico e materie prime ricercate. Per capirci, ci sediamo in una sala tra libri e fiori freschi,  dove il menù si chiama “Menù della tradizione. Però mia nonna non deve saperlo”. Il piatto forte? I cappelletti rovesciati, dove il brodo è dentro e il ripieno è fuori.
In occasione del Festival di Fotografia Europea, in onore del tema di quest’anno, la Via Emilia, è stata inserita una new entry: “SS9 Milano-Rimini”, nel quale ad ogni città “attraversata” corrisponde un piatto diverso.

A Reggio Emilia per il Festival Internazionale di Fotografia Europea 

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Fotografia Europea è l’evento che da ormai 11 anni trasforma le strade di Reggio Emilia in un museo a cielo aperto. Da aprile, con le giornate inaugurali, fino a metà luglio, la città accoglie artisti italiani e stranieri tra mostre ufficiali, circuiti off ed esposizioni cittadine. Il cuore del Festival sono i chiostri di San Pietro, spazio espositivo e di ritrovo, punto di partenza e arrivo di tutte le mostre.
L’unicità del festival però è nelle strade della città, dove si allestiscono mostre nei luoghi più impensabili, dai negozi, ai cortili, agli appartamenti privati.
In alcuni cortili si offre vino, qualcuno suona, qualcun altro ascolta. E altri si conoscono, davanti ad uno scatto appeso ad una parete.

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