Indubbiamente la via dello shopping a Shanghai rimane la lunghissima e affollatissima Nanjing Road, dove trovare grandi magazzini e negozi dei brand più famosi. Sono poi numerosissimi gli Shopping Mall che fungono da templi del lusso. Se siete i classici “Ipercoop-addicted domenicali” accantonate felpe e tuta e mettetevi in “ghingheri”, perché i centri commerciali cinesi fanno rima con moda, lusso e ostentazione.
La nostra intenzione in questo articolo, che vuole trattare lo shopping a Shanghai, è però tutt’altra. Dal momento che la Cina, si sa, è un popolo di commercianti, non si può assolutamente visitare il Paese senza prima aver provato l’esperienza shopping, con tutto quello che ne può derivare. Ci azzardiamo a dire che non c’è forse modo migliore per comprendere il popolo cinese di oggi, e di sempre, che seguirlo nel rituale dello shopping, in un groviglio di mercati, offerte, falsi e battaglie al ribasso.
Abbandonate quindi ogni etichetta del “buon consumatore” e immergetevi in questo mondo dove ogni regola è concessa e il divertimento è assicurato.
Ci teniamo ora a segnalarvi qualche posto “originale” dove poter portare a casa un piccolo pezzo del vostro viaggio in Cina.
1. Fake Market (all’interno della stazione metropolitana di Shanghai Science and Technology Museum, linea 2)
Nel bene e nel male, sia che lo consideriate poco etico sia che lo consideriate un’occasione unica per fare affari, sia che ne siate attratti sia che ne siate terrorizzati, sia che entriate con l’intenzione di riempire un sacco che vi renderebbe molto simili a Babbo natale la vigilia, sia che entriate spinti soltanto dalla curiosità, il Fake market cinese è molto di più di un semplice mercato del falso. Merita sicuramente una visita, impossibile però uscirne indenni. Armatevi quindi di determinazione, fate un grosso respiro ed immergetevi in questo circo di illegalità-legale. Ebbene sì, se vi starete chiedendo se tutto ciò è legale, beh sicuramente è tollerato e incoraggiato tacitamente dal governo cinese. Girare tra le bancarelle e tra i negozi qui può trasformarsi in una battaglia, i venditori vi inseguiranno e vi incoraggeranno a “fare il vostro prezzo”. Scoprirete che molti venditori conoscono anche qualche parola di italiano e vi inseguiranno con la loro merce urlandovi le testuali parole “Italiano taccagno”. “Ma come sai l’Italiano?”. Ebbene ci dicono che molti amici e parenti vivono a Prato. Incredibile. Abbiamo passato settimane credendo di essere abbandonati dall’altra parte del mondo, in un paese dalle abitudini e usanze così diverse da noi, in cui riuscire a comunicare è un’impresa per pochi, poi arrivi qui e ti fai dare del taccagno da un cinese con un cugino a Prato. Come fai a non acquistargli un portafoglio per 10 euro?
Se ancora non siete stati al mercato dei falsi e girando per Shanghai noterete persone, anche ben vestite e soprattutto occidentali, che girano felici con un grosso sacchetto nero della spazzatura, beh non fate girare troppo l’immaginazione. Sono persone che al mercato dei falsi hanno fatto grandi acquisti ed inutile negare che quando un uomo con un grosso sacco nero, incontra un altro uomo con un grosso sacco nero, beh c’è un reciproco cenno col capo di chi, anche oggi, ha affrontato una battaglia all’ultimo Yuan.
2. Qibu Road (fermata Tiantong Rd., linea 10)
In questa strada i negozi della moda low cost cinese attraggono soprattutto i locali. Qui i palazzi che si affacciano sulla strada sono tutti adibiti a bazar dove ogni stand vende vestiti e scarpe a prezzi bassissimi. Qibu road è famosa tra i Shanghaiesi, i quali riescono a perdervi intere giornate alla ricerca del capo desiderato e altrettanto tempo a contrattare con i venditori. In una città nota per la sua costante evoluzione e orientamento al business, non ci si può immaginare quanto tempo i cinesi passino a contrattare i prezzi. E il tutto è mosso non soltanto da questioni economiche ma alla base del loro comportamento c’è una questione di principio. I cinesi ci tengono spropositatamente a fare buoni affari e nessuna delle due parti cederà tanto facilmente. La contrattazione sul prezzo fa decisamente parte della loro cultura, in un attaccamento al denaro tutto loro, che va oltre all’essere avaro, termine che sminuisce e non comprende a fondo la cultura consumistica cinese.
Anche se la qualità e lo stile dei vestiti sono decisamente cinesi può valere una visita, più per osservare i comportamenti di acquisto dei locali che fare effettivamente shopping, anche se noi, un paio di magliette, ce le siamo portate a casa!
3. Mercatino dell’antiquariato di Dongtai Road (fermata Laoximen, linea 10)
Uno dei mercati più popolari di Shanghai che attrae moltissimi turisti ma non solo. Si possono effettivamente trovare milioni di cianfrusaglie, statuette di bronzo, ciondoli di giada, busti di Buddha, calligrafie, stemmi, cimeli della rivoluzione culturale, arazzi rappresentanti Mao Zedong e tanti altri oggetti antichi. La maggior parte degli oggetti non valgono nulla e sono delle riproduzioni che trovi in tutte le bancarelle della strada. Ma può essere comunque divertente ricercare qualcosa di originale e atipico in questo mercato. I cacciatori di oggetti d’antiquariato potranno perderci un’intera giornata. Come in tutti gli altri posti ovviamente, i prezzi degli oggetti potranno abbassarsi fino all’80%.
4. South Bund Fabric Market (399 Lujiabang Lu, vicino Nancang Jie)
Il famoso mercato delle stoffe di Shanghai accoglie in questo palazzo di quattro piani milioni di sarti che espongono le loro stoffe. Usanza che da noi è quasi scomparsa, in Cina è ancora largamente diffusa e anche a Shanghai sono moltissimi i mercati come questi (alcuni in dimensione ridotta addirittura dentro le stazioni metropolitane!). Tu arrivi, scegli la stoffa, porti un campione e ti fai prendere le misure. Ovviamente la professionalità non esiste e il dubbio rimane. Ma la Cina è fatta per chi si vuole mettere in gioco, per cui sottostate alle regole del mercato e fatevi guidare dal frastuono dell’incredibile bazar di colori.
5. Xintandi Style (fermata Xintiandi, linea 10)
Dal momento che Shanghai è considerata ormai la nuova capitale cinese della moda e del divertimento, può essere altrettanto interessante osservare come la moda cinese si stia raffinando sempre di più. Decisamente meno caotico e “sconcertante” è passeggiare tra le vetrine di Xintiandi Style, un moderno Shopping Mall e uno dei maggiori fulcri in cui trovano spazio le sartorie dei giovani designer asiatici. Ogni negozio espone all’entrata la biografia dello stilista con all’interno i suoi ultimi capi originali. Lo stile preferito da questi artisti sta proprio nel ricercare il perfetto equilibrio tra lo stile classico occidentale e la tradizione asiatica. Il connubio è estremamente interessante e vincente. Per ora il panorama è appena accennato, ma bisogna anche dire che è solo l’inizio di una nuova generazione. Chi ancora è scettico del fatto che la Cina potrà essere prossimamente uno dei maggiori esportatori di moda, cambierà sicuramente idea facendo un giro tra questi brand nascenti, molte dei quali vantano di aver partecipato, con numerosi riconoscimenti, alla settimana della moda di Milano.
4 Comments
Ola una mіa collega mi ha sharato il link a questo sito е sono ρassata a vedere
se effettivamesnte merita. Mi piace tanto. Aggiᥙnto tra
i preferiti. Bellissіmo sito e grafіca
magnifico.
Ciao una mіa collega mi ha sharato la url ɗi questo bⅼog e sono venuto a ѵedere cοm’è.
Mi piace ampiamеnte. Subito meszso tra i preferiti.
Ꮇagniіcо sito e grafіca meraviglioso.
Ciao!!! Ma grazie! Ci fa davvero tanto contenti!! Benvenuta!
[…] questo microcosmo della contraffazione ne abbiamo anche parlato nel nostro articolo Fare shopping a Shanghai (e cercare di capire un popolo). Nel bene e nel male, sia che lo consideriate poco etico sia che lo consideriate un’occasione […]